Investimenti in tempo guerra: il segreto? Pianificazione ed equilibrio

Il cervello umano è avverso alle perdite e di fronte a scenari dirompenti, come l’attuale conflitto in Ucraina, tende a ragionare d’istinto e quindi a voler scappare o rimanere immobili. Ma non è la scelta giusta

Il 20 aprile sono stati due mesi di conflitto in Ucraina, con la Russia che ha dichiarato guerra e invaso il territorio un tempo sotto il suo controllo e, oggi, secondo il suo presidente Vladimir Putin, troppo “vicino” a Nato e USA. Condannando senza se e senza ma la guerra (e in generale ogni guerra), non entreremo qui in ragionamenti di “geopolitica”. 

Ci soffermiamo invece su altri aspetti, constatando senza difficoltà che quanto sta accadendo incide molto sulle nostre vite. Ma, e qui arriviamo al punto, ancora di più sui nostri pensieri, in particolare in campo economico-finanziario.

RAZIONALITÀ CONTRO ISTINTO

Il cervello umano, essendo avverso alle perdite, nel momento in cui si trova di fronte a scenari di guerra come quello attuale, tende a ragionare d’istinto, proprio come fa un animale in pericolo. Così, ci spinge a scappare o a rimanere immobili. 

Se di fronte a una belva pericolosa, come capitava ai nostri antenati, queste due scelte potevano essere sensate e, magari, portare anche al “successo” (ovvero salvarsi la vita), per quanto riguarda la nostra pianificazione il discorso è differente

Facciamo questo esempio: ho intenzione di avviare un progetto di risparmio con cui finanzierò l’università di mio figlio, oggi piccolo, quando sarà il momento. Di fronte ad un obiettivo così a lungo termine, che senso ha preoccuparsi di quello che succede oggi? Poco. Anche perché, e qui sta il punto importante su cui riflettere, a prescindere da quello che sta accadendo tra 5, 10 o 15 anni mio figlio avrà comunque l’età per andare all’università, a prescindere da quel che accade in questo momento.

L’istinto non può dunque essere il nostro faro guida; lo devono essere, al contrario, equilibrio e pianificazione. Quest’ultima sì, la vera parola magica che tornerà spesso nei nostri discorsi. 

LA MASSIMA DI NATHAN ROTHSCHILD

Sempre con la doverosa e sentita premessa, ovvero che le guerre sono sempre da condannare, c’è poi una massima da tenere in considerazione, tradizionalmente attribuita al banchiere britannico Nathan Rothschild, vissuto a cavallo tra XIX e XX secolo (1840-1915): «Compra sul rumore dei cannoni, vendi al suono della tromba». 

Le guerre sono infatti momenti che, tradizionalmente, tendono a far girare in positivo i mercati sul medio periodo. 

Una volta di più, dunque, è necessario approfondire e ragionare lucidamente, anche affidandosi a un esperto del settore, in modo da pianificare con equilibrio le proprie scelte per poter raggiungere gli obiettivi prefissati.

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